CIVITA: il paese del ponte del diavolo!

Civita - in albanese Çifti - è un comune collinare del Nord-Est della Calabria che si affaccia sul mar Ionio e rappresenta la porta di accesso privilegiata al Parco Nazionale del Pollino (il più più esteso d'Europa) dalla parte calabra. Famoso per le sue bellezze naturali (il Ponte del Diavolo, il Canyon del Raganello, la Timpa del Demanio, il Parco Nazionale del Pollino, ... ) è conosciuto, infatti, anche come "il paese del Ponte del Diavolo"! Civita è il punto di partenza ideale per escursioni a piedi, a cavallo e in mountain bike, insieme a guide esperte e qualificate, nella natura ancora incontaminata del Pollino. Il paese si trova, inoltre, in una posizione ideale per raggiungere le spiagge del Mare Jonio (ad una distanza di circa 20 Km) e le stazioni termali di Cassano allo Jonio, Spezzano Terme e Cerchiara di Calabria.


Civita & Storia

Civita ricade nella costellazione di paesini di origine albanese situata nella grande area proprio a ridosso del Parco Nazionale del Pollino. Il paese, infatti, è stato fondato nel secolo XV da albanesi - fuggiti dall'Albania in seguito all'occupazione ottomana dopo la morte dell'eroe nazionale Giorgio Castriota Skanderbeg nel 1468 - che si insediarono nella contrada Castrum Sancti Salvatoris dove sorgeva un antico monastero italo-greco. Da allora, sono trascorsi oltre quattro secoli di storia fatta di scontri e convivenze che hanno favorito l'isolamento della popolazione sia dal punto di vista linguistico che delle tradizioni albanesi. Infatti, costumi, lingua e tradizioni sono ancora conservati con cura.


Civita: Tradizioni e Folklore

Gli abitanti di Civita (detti Arbëreshë) hanno conservato la lingua madre – arbërisht/albanese – ed il rito greco-bizantino secondo cui si svolge la solennità della messa e tutti i sacramenti. Gli usi, i riti e le feste, pur discostandosi dalla tradizione latina (alcune volte coincidono con essa), sono molto legati al calendario liturgico della chiesa bizantina. L'impronta orientale è evidente anche nell'architettura delle case in pietra che creano un'atmosfera di forte medievalità; esse sono, inoltre, arricchite con i particolarissimi comignoli (Cimineret) vere e proprie opere d'arte, dall'aspetto un pò bizzarro, realizzate dagli antichi Maestri. Le Vallje: il martedì dopo Pasqua si celebrano le vittorie del condottiero Skanderbeg contro i turchi attraverso l'intreccio delle famose vallje (danze e canti in lingua Arbëreshe). Per l'occasione, le donne indossano il costume tradizionale (impreziosito da ricami d'oro) che, pur avendo subito le elaborazioni del tempo, ha conservato i caratteri originali della comunità salvaguardando e valorizzando le radici albanesi. I Kaminezit e Maj: grandi falò che si preparono in giro per il paese nei primi tre giorni di maggio.


Civita & Attrazioni

Le grandi attrazioni del posto sono senza dubbio il "Canyon del Raganello" e il "Ponte del Diavolo". Le Gole del Raganello sono definite dagli esperti tra le più lunghe d'Italia e tra le più interessanti d'Europa. Il torrente Raganello nasce ai piedi della Serra delle Ciavole ed è caratterizzato da formazioni di arenarie molto vaste nella sua parte alta. Il suo letto, costituito da enormi pietre, costeggia la suggestiva e gigantesca parete sud-ovest della Timpa di San Lorenzo (lunga 4 Km ed alta 850 m). Il tratto centrale scorre in un vero e proprio canyon (dalla bellezza sconvolgente quasi mozzafiato - scavato dalle rovinose piene invernali) caratterizzato da pareti levigatissime che, formando in alcuni punti dei veri e propri coperchi, danno alla gola l'aspetto di una vera e proria grotta. Lo stupendo Ponte del Diavolo di Civita si erge maestoso nel tratto finale del torrente Raganello, a 37 m dal livello dell'acqua. Si tratta di un'opera medievale da poco ristrutturata costruita per unire le due pareti che cadono a picco sul torrente. La leggenda racconta che il ponte fu costruito dal demonio!


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